sport irlandesi

Sport nazionali d’Irlanda

L’ Irlanda si è sempre distinta per essere una nazione ricca di particolarità, no solo per quanto riguarda il clima, i paesaggi, le sue tradizioni e le sue leggende, ma anche nello sport.

Gli sport principali non sono il calcio, il basket o il tennis; gli sport dominanti nell’Isola di San Patrizio sono il Football Gaelico e l’Hurling.

A causa della crescente popolarità degli sport britannici come il football o il rugby, molti cittadini irlandesi avevano il timore che col tempo questi sport potessero estinguersi.

A venirgli incontro però, vi fu il forte nazionalismo irlandese, risorto con maggiore potenza in seguito al periodo della Grande Carestia, e che provocò la rivalsa di questi sport sugli altri.

In cosa consiste il football gaelico?

Il football gaelico è un mix tra calcio, pallamano e rugby: si può calciare la palla con le gambe, prenderla con le mani e realizzare placcaggi (ma non tanto bruschi come nel rugby).

Questo sport differisce molto dal calcio che comunemente conosciamo, ossia da quello giocato da squadre come la Juventus, la Roma o il Real Madrid.

Il campo di gioco è completamente diverso: ha una dimensione che va dai 130 ai 145 metri per quanto riguarda la lunghezza e 90 metri di larghezza.

Alle estremità del campo sono presenti due porte a forma di H, con una rete nella parte inferiore che la fa somigliare ad una porta da calcio e con una parte superiore simile ad una porta da rugby. Giocare 11 contro 11 in un campo simile renderebbe la partita troppo lunga…per questo motivo il football gaelico si gioca 15 contro 15.

Un’altra differenza riguarda la durata della partita. Trattandosi di un campo molto grande e dovendo stare in continuo movimento, i tempi non sono molto lunghi: 2 tempi da 35 minuti ciascuno.

Il punteggio è totalmente diverso da quello di tutti gli altri sport, si potrebbe dire che nel football gaelico vi siano due risultati per ogni squadra: se la palla entra fra i due pali della porta, la squadra consegue dei punti.

Se la palla passa sopra la traversa, vale un punto e viene alzata una bandiera bianca.

Se la palla passa invece sotto la traversa e finisce in rete, si tratta di goal, che vale tre punti, e viene alzata una bandiera verde.

Fare punti è abbastanza facile, perché non possono essere ostacolati, mentre la porta è protetta da un portiere.

Alla fine della partita viene fatta la somma di questi due risultati di ogni squadra e chi ha ottenuto di più è il vincitore della partita.

Le regole fondamentali da conoscere se si vuole praticare questo sport sono:

  •    Un giocatore può trattenere la palla tra le mani muovendosi per il campo.
  •    Il pallone non può essere tenuto in mano per più di 4 passi, dopo i quali il giocatore dovrà palleggiarlo o farlo rimbalzare a terra con la mano o sul piede (soloing).
  •    Il pallone può essere calciato o passato di mano tramite un pugno.
  •    Non si può effetturare più di un palleggio con la stessa mano.
  •    Non è permesso usare entrambe le mani per fare un placcaggio.
  •    Non è permesso spingere un avversario, colpirlo o tirargli la maglietta.

I problemi che sorgono relativamente a tutti gli sport che conosciamo quando ci sono dimezzo i soldi, qui in Irlanda non hanno modo d’esitere: nessun giocatore riceve uno stipendio e, per di più, poter giocare per la propria contea è considerato un onore e motivo d’orgoglio per gli irlandesi.

Il campionato ha il nome di All-Ireland Senior Championships, ed è l’evento più importante e seguito in Irlanda.

Le finali si giocano al Croke Park di Dublín, uno degli stadi più grandi d’ Europa con una capacità di cirta 80.000 spettatori.

Cos’è l’ hurling?

La cosa che sorprende relativamente alla storia di questo sport è che è stato bandito nel XIII secolo a causa della sua grande violenza sul campo.

Solo nel 1884 la Gaelic Athletic Association, incaricata di organizzare e gestire questo sport, organizzò il primo campionato nazionale in Irlanda.

L’ intensità, il ritmo e la velocità di questo gioco lo rendono lo sport più veloce del mondo.

Per darvi un’idea, è simile all’hockey e viene giocato con un bastone chiamato Hurl e una piccola palla chiamata Sliotar. Di questo gioco vi è anche una versione femminile chiamata “camogie”.

Per quanto riguarda il campo, le squadre e la durata, valgono le stesse regole del football gaelico, anche qui si gioca in 15 contro 15 e la partita è divisa in due tempi di 35 minuti ciascuno.

Come dicevamo, l’Hurley è uno sport veloce e prevede molto contatto fisico, quindi i giocatori sono ben preparati a colpire o ad essere colpiti quando giocano. Ma con l’attrezzatura giusta, si può ridurre le possibilità di lesioni.

L’attrezzatura prevede un casco, una protezione per i denti, la sliotar, e l’hurl.

Anche in questo caso è necessario prendere nota di alcune regole per poter giocare a questo meraviglioso sport:

  • I giocatori possono toccare la palla con le mani.
  • Non è permesso raccogliere la palla da terra con le mani. Deve sempre essere fatto con il bastone.
  • I giocatori non possono mantenere il possesso della palla per più di tre passaggi.
  • I passaggi tra i giocatori vengono effettuati colpendo il bastone.
  • Nessun giocatore, ad eccezione del portiere, può entrare nell’area di 6 metri attorno all’obiettivo.
  • Ogni obiettivo vale 3 punti
  • Se un giocatore tocca la palla e esce dalla linea di fondo, viene preso un tiro libero.

La principale competizione dell’ hurling è la All-Ireland Championship, alla quale partecipano le principali squadre delle diverse contee della Repubblica d’ Irlanda e le più importanti squadre dell’Irlanda del Nord.

A fare il modo che questo campionato acquisisca una sfumatura internazionale contribuisce il fatto che a queste squadre si aggiungono anche una squadra di Londra e una squadra di New York.

La finale, come nel football gaelico, si gioca ogni anno al Croke Park.

Pubblicato da

Giuseppe Monteverde

Giuseppe Monteverde è una guida professionale con una grande esperienza e conoscenza dell'Irlanda. Vive nell'Isola di Smeraldo da più di 10 anni, anche se ama tornare nella sua terra natale, la Sicilia. Scherzando, Giuseppe dice di essere l'italiano che ha visitato più volte le Cliffs of Moher.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

You may use these <abbr title="HyperText Markup Language">HTML</abbr> tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>

*

Vogliamo parlare su Whatsapp?